Molti anni fa le indicazioni all’intervento erano collegate quasi esclusivamente al volume della prostata, oggi fortunatamente non è più così. L’indicazione chirurgica nasce solo nel paziente che lamenta disturbi della minzione di tipo prevalentemente ostruttivo e nel quale test specialistici dimostrano in modo certo l’affaticamento della vescica al momento della minzione. Si inizia sempre con una terapia medica e, solo se essa non consente di migliorare la qualità della minzione e la qualità della vita del soggetto, allora si valuta l’opportunità di una terapia chirurgica che oggi si orienta nella maggioranza dei casi verso una terapia endoscopica trans-uretrale (TURP, vaporizzazione ed enucleazione laser). L’orientamento generale è per una terapia il meno invasiva possibile e nel contempo efficace.